Guerra dei dazi: Trump alza al 50% i dazi di acciaio ed alluminio

"L'amministrazione Trump è impegnata a riportare in patria la produzione manifatturiera fondamentale per la nostra sicurezza nazionale ed economica, avviando al contempo una serie completa di riforme dal lato dell'offerta per continuare a fornire sostegno economico al popolo americano". Con queste parole, il portavoce della Casa Bianca Kush Desai in una dichiarazione alla CNN, ha giustificato l'introduzione dei dazi del 50% sull'importazione acciaio ed alluminio, da tutto il mondo, voluto da Trump. Secondo la CNN, l'applicazione dei dazi sulle leghe metalliche sono state volute dal tycoon per sostenere la base dei propri elettori composti da industriali che vivono una fase di difficoltà. Lourenco Goncalves, CEO di Cleveland Cliffs, uno dei maggiori produttori di acciaio degli Stati Uniti, e presidente dell'AISI (American Iron and Steel Institute, un'associazione di categoria del settore), in conferenza stampa, ha analizzato l'impatto che potrebbero avere i dazi, dicendosi sicuro che incideranno solo 300 dollari sul costo di un'auto che solitamente si aggira intorno i 48.000 mila dollari: "Il costo medio di un'auto è di 48.000 dollari, con altri 300 dollari, arriva a 48.300 dollari. Non sarà questo il fattore decisivo per decidere se acquistare o meno un'auto", ma temendo che possano impattare negativamente sull'acciaieria grezza prodotta in Canada, su cui si basa gran parte della siderurgia americana.






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