Continuano i bombardamenti israeliani sull'Iran

 Continuano incessanti gli attacchi israeliani contro l'Iran, contro l'armamento nucleare persiano. Il bilancio delle vittime è di 224 morti, tra cui civili, dall'inizio delle ostilità. Esulta il presidente Netanyahu, che in conferenza stampa è apparso sicuro che gli attacchi stanno portando i risultati sperati: "Credo che li rimanderemo indietro per molto, molto tempo. Non posso fornire dettagli". Dichiarazioni che seguono quelle iraniane che lo accusano di voler sabotare i colloqui sul nucleare imbastiti con gli States, così come affermato su X dal Ministero degli Esteri Abbas Araghchi: "Lo scopo dell'attacco criminale di Netanyahu contro l'Iran, che ha ucciso centinaia di civili innocenti, tra cui donne e bambini, è quello di affossare un ACCORDO tra Iran e Stati Uniti, che eravamo sulla strada giusta per raggiungere". Sul fronte bellico, Israele ha colpito lo studio del canale televisivo statale iraniano IRINN, ritenuto dall'IDF come base militare delle forze iraniana: "L'edificio è stato utilizzato dalle Forze Armate iraniane con il pretesto di un'attività civile, nascondendo l'uso militare delle infrastrutture e delle risorse del centro. L'attacco ha danneggiato direttamente le capacità militari delle Forze Armate iraniane". Sul fronte americano, a minacciare l'ingresso in guerra degli Usa è il leader della maggioranza al Senato John Thune, che su Fox News: "Gli Stati Uniti, che al momento sono in gran parte in posizione difensiva, a un certo punto potrebbero essere chiamati ad adottare una strategia più offensiva, ma credo che queste siano decisioni che in ultima analisi spettano al presidente, alla sua squadra e al Dipartimento della Difesa". Tale dichiarazione è arrivata poche ore prima della richiesta di Trump all'Iran di evacuare Teheran. Dichiarazione fatta su Truth, senza specificarne il motivo. 

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