È salito a 222 il bilancio provvisorio delle vittime dell'alluvione che ha colpito la Spagna, con la maggior parte dei decessi registrati nella provincia di Valencia. Il bilancio include anche vittime nelle regioni di Castilla-La Mancia e Andalusia, colpite anch'esse dall’ondata di maltempo che sta flagellando il Paese.
Aldilà della gravità della situazione, la Polizia Nazionale ha fornito una nota di sollievo specificando che, nonostante la difficoltà dei soccorsi, “non è stata ritrovata nessuna vittima dopo aver ispezionato 50 veicoli nel parcheggio del centro commerciale Bonaire di Aldaia,” ha dichiarato il portavoce della Polizia Nazionale, Ricardo Gutierrez.
Intanto, l’allerta meteo si estende a Barcellona, dove oggi è stato emesso un avviso di allerta rossa. Le forti piogge hanno causato la deviazione di numerosi voli e la sospensione temporanea di alcuni collegamenti ferroviari, mentre i servizi di emergenza e soccorso sono all’opera per fronteggiare i disagi e monitorare eventuali ulteriori rischi per la popolazione.
Visita di Sánchez e della famiglia reale contestata a Paiporta
Domenica 3 novembre, il presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez, insieme al presidente della Comunità Valenciana Carlos Mazón, il re Felipe VI e la regina Letizia, ha visitato Paiporta, una delle cittadine più devastate dall'alluvione. La visita delle autorità ha però incontrato la protesta di numerosi abitanti locali, che li hanno contestati con grida di “Assassini”.
Durante la visita, un membro del gruppo di estrema destra Revuelta ha anche rivendicato un’aggressione all'auto del premier Sánchez, segnalando la crescente tensione in alcune zone del Paese.
Le autorità locali e nazionali continuano a monitorare la situazione e a coordinare i soccorsi, ma l’emergenza resta alta in molte aree della Spagna, mentre il Paese si prepara a gestire una delle alluvioni più tragiche della sua storia recente.
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