Khalid Shaikh Mohammed, Walid bin Attach e Mustafa al-Hawsawi, rispettivamente mente e braccia dell'attentato dell' 11 settembre 2001, hanno patteggiato con la giustizia americana, dichiarandosi colpevoli del massacro delle torri gemelle, in cambio del carcere a vita evitando così la pena di morte. La decisione spacca i familiari delle vittime. Se da un lato c'è chi dà un sospiro di sollievo, per vedere il compiersi della giustizia, altri avrebbero voluto la pena di morte per i terroristi. Duro affondo, contro questa decisione arriva dal candidato vice presidente repubblicano JD Vance che nel definire ridicolo il patteggiamento, ha dichiarato: "abbiamo bisogno di un presidente che uccida i terroristi, non che tratti con loro"
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