Il Premio Nobel per la Pace è stata data all'attivista iraniana Narges Mohammadi, Vice presidente del Centro per la difesa dei Diritti Umani. L'attivista al momento dall'assegnazione del premio si trovava nel carcere di Ervin, a Teheran, dove dal 2016 sta scontando una pena di 31 anni di detenzione e 154 frustrate. Varie le dichiarazioni di giubilo alla premiazione, come quella dell'Onu: "Un momento storico per la lotta per la libertà in Iran" e quella di Biden, con la nota della Casa Bianca: "mondo continua a sentire la sua voce e il suo appello alla libertà e all'uguaglianza", arriva la risposta lapidaria dell'Iran, definendo la nomina dell'attivista come "faziosa e politica".
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