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"Le proposte della Russia per costruire la sicurezza collettiva sono state negate, buttate via. Non possiamo fare finta di niente, chi semina vento raccoglie tempesta", ha continuato Putin.
L'Occidente è "ad un passo dallo sterminio di chi non piace. Anche nella Guerra fredda, quando i due sistemi erano contrapposti, a nessuno delle due parti veniva in mente di cancellare la cultura, l'arte dell'avversario, la sfera umanitaria andava trattata con rispetto per conservare per il futuro la base dei rapporti sani", ha aggiunto il presidente russo nel suo discorso al club Valdai. "I nazisti hanno bruciato i libri e in Occidente ora hanno vietato Dostoevski e Tchaikovski", ha aggiunto.
"Nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia o di cancellarla dalle mappe geopolitiche", ha affermato. La Russia difende il suo "diritto di esistere" a dispetto dell'Occidente.
Secondo Putin, "negli ultimi mesi l'Occidente ha fatto un numero di passi per fomentare l'escalation in Ucraina". "L'espansione della Nato era inaccettabile per la Russia, l'Occidente lo sapeva ma lo ha ignorato".
"Il decennio più imprevedibile è di fronte a noi" ha detto Putin chiudendo il suo discorso al Club Valdai a Mosca. Rispondendo poi a una domanda, Putin ha detto che sono in corso "massicci movimenti tettonici" negli equilibri mondiali, con alcuni "centri di potere" che stanno perdendo la loro predominanza mentre altri si affermano in Asia e in altri continenti.
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