ROMA - Un’esondazione di acqua e fango ha colpito Formia causando attimi di terrore, ma per fortuna non si registrano feriti. Le violenti piogge hanno fatto in modo che il fiume Rio Fresco straripasse e che una collina sovrastante la cittadina in provincia di Latina franasse, per poi essere trascinata dalla corrente. La zona più colpita è quella di Santa Maria la Noce, dove la strada ha ceduto ed è crollata. La furia del fango ha spostato diverse auto e ha costretto i residenti a evacuare alcune abitazioni.
A quaranta chilometri di distanza, una tromba d’aria si è abbattuta sulla costa Pontina tra Sabaudi e Terracina, scoperchiando tetti e creando disagi al traffico. Una supercella, fenomeno dal quale può scaturire un tornado, si è manifestata tra le province di Brescia e Bergamo ma è calata di intensità dopo alcuni minuti. Maltempo anche su Roma, sulla quale si è riversata una tempesta di grandine e fulmini. Oggi è scattata l’allerta arancione in Toscana, Molise e Campania, mentre è allerta gialla su altre quattordici regioni.
Negli Stati Uniti continua a imperversare l’uragano Ian, che ha lasciato oltre due milioni e mezzo di persone senza elettricità. Dopo aver colpito Cuba, Ian si è diretto in Florida con venti che tuttora sfiorano i duecentoquaranta chilometri orari. Il bilancio della catastrofe, sinora, è di almeno diciassette morti e l’uragano, che si era indebolito ed era stato declassato a tempesta tropicale, sta riacquistando vigore. Procedono le ricerche per localizzare una nave con a bordo venti migranti e, nel frattempo, i governatori di Virginia, Georgia e Carolina del Sud hanno indetto lo stato di emergenza.
Il presidente statunitense, Joe Biden, si recherà nei territori interessati dal cataclisma quando le condizioni metereologiche lo permetteranno e, oltre ad aver annunciato lo stato di disastro naturale, ha stanziato fondi federali da assegnare alle contee più colpite. Le sovvenzioni riguarderanno la costruzione di alloggi temporanei, la ristrutturazione delle dimore distrutte e gli aiuti nei confronti degli imprenditori che più hanno risentito del disastro. (Antonio Bottalico)
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