(Seneline/Shutterstock) |
L'impianto è "totalmente sotto il controllo delle forze armate russe": lo ha annunciato nella serata di ieri la Difesa di Mosca, dopo che il ministro Serghei Shoigu che ha comunicato al presidente Vladimir Putin "la fine dell'operazione e la completa liberazione" della fonderia.
In meno di 100 ore dall'inizio delle evacuazioni, un totale di 2.439 combattenti ucraini si è arreso consegnandosi al nemico, come ordinato del resto dallo Stato maggiore di Kiev visto che era "impossibile sbloccare" lo stallo "con mezzi militari", ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky.
La resa, dopo 86 giorni di resistenza, dei combattenti ucraini segna la caduta dell'acciaieria simbolo della difesa di Mariupol e dell'Ucraina.
Mosca ha diffuso il video della loro resa, sostenendo che Prokopenko è stato portato via "con un veicolo blindato speciale" verso i territori controllati dalla Russia. Adesso, per Kiev sarà l'ora delle trattative per tentare uno scambio di prigionieri con Mosca.
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