Le proteste del Freedom Convoy si stanno allargando


PARIGI - Tutto è iniziato in Canada, dove un piccolo gruppo di camionisti aveva bloccato una strada contro l'obbligo vaccinale per chi entrava dagli Usa. Meno di un mese dopo, la protesta si è estesa a Usa, Australia, Nuova Zelanda ed Europa. E desta non poca preoccupazione.

Su Telegram, infatti, circola da giorni la data del 14 febbraio per la 'presa di Bruxelles' e la polizia di Parigi ha annunciato il 10 febbraio che vieterà i cosiddetti convogli della libertà, sul modello delle operazioni di disturbo messe in atto dai camionisti canadesi per chiedere la revoca delle misure legate al contenimento del Coronavirus. 

Le forze dell’ordine della capitale francese, si apprende in un comunicato, metteranno in atto «un dispositivo specifico per impedire il blocco delle strade, verbalizzare e arrestare i trasgressori di questo divieto». Diverse segnalazioni di spostamenti anomali di mezzi pesanti sono arrivate da Bayonne, Nizza e Perpignano: da queste città del Sud della Francia sono partite decine di tir in direzione di Parigi, con lo scopo di bloccare la capitale domani, sabato 11 febbraio.

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